Joseph Gordon - Levitt

Attore, Regista

Biografia di Joseph Gordon - Levitt

Un fascino dai tratti orientaleggianti e un talento che dagli esordi conquista la critica. Definito dal New York Times “una delle migliori giovani star del firmamento del cinema indipendente”, Joseph Gordon – Levitt inizia la sua carriera come attore bambino, per poi crescere sul grande e piccolo schermo in ruoli da adulto con un successo tale da diventare una prestigiosa stella del cinema internazionale.
Nato a Los Angeles (California, USA) il 17 febbraio del 1981, da una famiglia di attivisti progressisti di origine ebrea, Joseph cresce a Sherman Oaks (California). Nonostante il padre sia redattore per la stazione radio politicamente progressista KPFK-FM e sua madre una candidata alle elezioni per il Congresso in California durante gli anni settanta, Joseph segue le orme del nonno materno, il famoso regista Michael Gordon. Dopo essersi affacciato al mondo del teatro alla giovane età di quattro anni nel ruolo dello spaventapasseri de “Il Mago di Oz”, appare in alcuni spot pubblicitari.
La vera carriera inizia sul piccolo schermo. A partire dagli anni ottanta il piccolo Gordon partecipa a numerosi film tv: “Stranger on my land” e “Casa Keaton” (1988), con il giovane Michael J. Fox. Negli anni novanta, oltre ad essere protagonista del remake di breve durata della soap opera “Dark Shadows” (1991), compare in un episodio de “La Signora in giallo” (1990), con Angela Lansbury, “La signora del West” (1993) e “Pappa e ciccia” (1993 – 1995). Nel 1993 è protagonista del film Tv “Gregory K.”, basato sulla storia vera di Gregory Kingsley, un bambino che ottiene legalmente il diritto di separarsi dai propri genitori. Il successo arriva nel 1996 con la sitcom “Una famiglia del terzo tipo” nella quale il giovane Joseph, che nella realtà è un bambino ebreo, interpreta nella finzione un extraterrestre che finge di essere proprio un bambino ebreo allo scopo di esplorare il pianeta Terra. A seguire è guest-star in un episodio della serie “That ’70s show” (1998) e compare in “Oltre i limiti” (2000) e “Numb3rs” (2005).
Durante gli anni novanta debutta anche al cinema in piccoli ruoli. Nel 1992 fa la comparsa nel film “Beethoven” di Brian Levant e ottiene una piccola parte nella pellicola “In mezzo scorre il fiume” di Robert Redford, con Brad Pitt. Nel 1994 lavora nella commedia “Marito a sorpresa” di Leonard Nimoy ed è protagonista della pellicola targata Disney “Angeli in campo”, con la quale conquista una Nomination al Saturn Award come Migliore Attore Emergente. Nel 1996 interpreta il figlio di Demi Moore ne “Il giurato” di Brian Gibson. Due anni dopo si cimenta nel genere horror in “Halloween 20 anni dopo” di Steve Miner e diffonde la sua fama presso il pubblico degli adolescenti come uno dei protagonisti della commedia ispirata alla “Bisbetica domata” di Shakespeare, “10 cose che odio di te” di Gil Junger, con Julia Stiles, Heath Ledger e Larisa Oleynik. Turbato dalle riviste per teenager tempestate da sue foto, l’attore, al quale non piace essere riconosciuto in pubblico e che dichiara di “odiare la celebrità”, scioglie il contratto con “La famiglia del terzo tipo” e si iscrive alla facoltà di storia, poesia e letteratura francese presso la Columbia University di New York. Nonostante il trasferimento nella Grande Mela lo aiuti a maturare e crescere, e gli studi lo rendano sempre più francofilo, Joseph abbandona l'università nel 2004 per concentrarsi di nuovo sulla recitazione. È l’ inizio di una nuova fase della sua carriera che ha come obiettivo quello di “fare film buoni”. A partire dal nuovo millennio il giovane attore compare nelle pellicole indipendenti “Manic” (2001) di Jordan Melamed, un dramma ambientato in un manicomio, “Mysterious Skin” (2004) di Gregg Araki, in cui interpreta un giovane prostituto gay vittima di abusi sessuali infantili, e “Brick – Dose mortale” (2005) di Rian Johnson, un noir moderno di cui è protagonista. Questi film, acclamati e poco visti, lo etichettano come icona e nastro nascente del circuito del cinema indipendente. In particolare la sua interpretazione di adolescente che rimane coinvolto in un giro di droga mentre indaga su un omicidio in “Brick” suscita l’interesse della critica che giudica la sua performance “meravigliosa” e “sbalorditiva”. Dopo “Havoc – Fuori Controllo” (2005) di Barbara Kopple e “Shadowboxer” di Lee Daniels (2005), la pellicola che fa di nuovo parlare dell’attore, proclamando la sua fama a quella di grande interprete, è “Sguardo nel vuoto” (2007) di Scott Frank, nel quale Joseph presta il volto a Chris Pratt, un guardiano coinvolto in una rapina in una banca. Nel 2008 lo vediamo ancora in “Stop – Loss” di Kimberly Peirce e “Killshot” di John Madden, nel quale ricopre il ruolo di killer psicopatico al fianco di Diane Lane e Micky Rourke. Nello stesso anno lavora nel film “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, che purtroppo si rivela un flop a livello internazionale, e nelle pellicole “The Brothers Bloom” di Rian Johnson e “Uncertainty” di Scott McGehee e David Siegel. L’anno seguente lavora in “Women in Trouble” di Sebastian Gutierrez e nella commedia romantica di Marc Webb “(500) giorni insieme” al fianco di Zooey Deschanel, interpretazione grazie alla quale ottiene una Nomination ai Golden Globe 2010 come Migliore Attore in un film commedia o musicale. A seguire lavora in “G.I. Joe – La nascita dei Cobra” (2009) di Stephen Sommers, interpreta un giovane dal linguaggio volgare e dai comportamenti ribelli in “Hesher è stato qui” (2010), debutto alla regia di Spencer Susser, ed è diretto di nuovo da Sebastian Gutierrez in “Elektra Luxx” (2010). Nel 2010 viene scritturato da Christopher Nolan nel kolossal “Inception” al fianco di Leonardo Di Caprio e della giovane Ellen Page. Con questa performance l’attore vince uno Scream Award Best Supporting Actor. Nel 2011 la commedia drammatica “50/50”, diretta da Jonathan Levine, vale all’attore un’altra Nomination ai Golden Globe come Miglior Attore in un film commedia o musicale. Nel 2012 Christopher Nolan lo dirige di nuovo ne “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, accanto a Christian Bale, Anne Hathaway, Tom Hardy, Michael Caine e Marion Cotillard, film dedicato a Batman nel quale Joseph interpreta John Blake/Robin, degno erede del supereroe. L’anno seguente lavora in “Senza Freni” di David Koepp, viaggia nel tempo con Bruce Willis in “Looper” di Rian Johnson, ed è nel cast del kolossal “Lincoln” di Steven Spielberg, favorito ma non vincitore degli Oscar 2013. Sperimenta le sue doti da regista fin dal 2004 con l’esordio della società di produzione on-line hitRECord.org, di cui è proprietario, con la quale realizza nel 2006 “Escargots”. Nel 2010 il sito produce “Morgan and Destiny’s Eleventeeth Day: The Zeppelin Zoo”, un cortometraggio presentato al South by Southwest Festival. Tuttavia l’esordio ufficiale su grande schermo dietro la macchina da presa avviene nel 2013 con il film “Don Jon”, storia di un don Giovanni che diventa una persona migliore dopo l’incontro con una donna matura. Tra le attrici protagoniste: Scarlett Johansson, Julianne Moore e Brie Larson. Nello stesso anno Joseph interpreta Jhonny in “Sin City 2” di Robert Rodriguez, sequel del film del 2005.